di Angelo Porru
"Anni difficili. C'erano le ristrettezze di una guerra che toglie il pane, i vestiti, il sonno.
C'era lo strepito dei cannoni, delle mitraglie, dei bombardamenti. E c'era, soprattutto, l'incubo di un esercito che da alleato si trasformava in invasore. Affiancati dai fascisti più fanatici, i soldati del Terzo Reich spadroneggiavano con la forza di una micidiale macchina da combattimento. Sono momenti che hanno avuto un'infinità di cronisti e di cantori. Dalla letteratura al cinema, passando per la musica o per la messinscena, i drammi oppure l'epopea di questa Italia violentata sembrano persino un tema già esaurito. Le voci che ritornavano a quei giorni avevano finito per farne un argomento di maniera, un esercizio di retorica a buon mercato. L'effetto di "Paesaggio con donne in risaia" è invece una totale immersione nella sincerità. (...)
Crepi d'invidia, adesso, il teatro dei mattatori e del professionismo imbalsamato."
Una totale immersione nella sincerità
La Nuova Sardegna. Cagliari, 26 ottobre 1992
di Angelo Porru