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gio 27 giu

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Teatro del Navile

Work in Progress (1)

Due atti unici con gli allievi attori della Scuola di Teatro diretta da Nino Campisi. Tessera € 1,00. Biglietti: Intero €10,00 - Ridotto over 60 e studenti: € 8,00. Tel: 051224243.

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Work in Progress (1)
Work in Progress (1)

Orario & Sede

27 giu 2019, 21:00 – 22:30

Teatro del Navile, Via Marescalchi, 2/b, 40123 Bologna BO, Italia

Ospiti

Info sull'evento

“Work in Progress”, due atti unici con gli allievi attori della Scuola di Teatro diretta da Nino Campisi, Chiara Angelini, Laura Astarita, Gaetano Maglio, Elisa Rosati, Silvia Strambi, con partecipazione straordinaria di Alessandro Fanti. Aiuto regia Alessia Barrel, scrittura scenica, adattamento e regia di Nino Campisi.

Nell’ambito di “Work in Progress”, il laboratorio di produzione della Scuola di Teatro, gli allievi attori del primo anno di corso presentano “Figura materna” e “L’orso”, due atti unici ironici e brillanti che fanno parte del repertorio storico di scritture sceniche e regie di Nino Campisi. Uno spettacolo di teatro a tutto campo dove lo studio della comunicazione e della recitazione permette agli allievi di sperimentare una coerenza scenica nel rapporto col pubblico.

“Figura materna” è il primo dei cinque episodi di “Confusioni” (1976), una delle commedie di Alan Ayckbourn più rappresentate nel mondo. Lucy, abbandonata dal marito, non esce mai di casa, non si lava, non si veste e accudisce un numero imprecisato di bambini. La vicina di casa Rosemary va a farle visita, per portarle notizie da parte del marito che sta cercando di contattare la moglie telefonicamente, ma senza riuscirci. Rosemary e il marito, Terry, cercano di capire le ragioni dello strano comportamento di Lucy, fino a quando essi stessi non vengono redarguiti più volte e trattati da bambini. Il comportamento materno di Lucy pone fine ai continui diverbi dei due vicini, che torneranno a casa mano nella mano.

Fra gli atti unici di Anton Cechov, "L'orso" spicca per brillantezza ed effetto scenico. I personaggi, tratteggiati abilmente da Cechov nella loro complessità psicologia e caratteriale, vengono a trovarsi in situazioni assurde a causa delle proprie convinzioni e di imprescindibili questioni di principio, e, in preda a emozioni forti e contrastanti, passano senza neanche rendersene conto dall’odio all’amore e viceversa. I personaggi: Elena Ivanovna Popova, una vedova inconsolabile che da un anno ormai si è rinchiusa in casa a piangere il marito morto; Luka, un vecchio servitore che inutilmente cerca di distrarre la vedova dal lutto, (Ljuba nell'adattamento di Nino Campisi) e Grigorij Stephanovic Smirnov, ex tenente di artiglieria in congedo e proprietario terriero. La bella Elena Ivanovna Popova ha giurato che dopo la morte del marito non uscirà più da casa, trasformata ormai in una specie monastero, e non vedrà più il mondo. Quando l'ex ufficiale di artiglieria Smirnov va dalla Popova per riscuotere un debito contratto dal marito, il rifiuto di lei a pagare e la volontà di lui ad esigere quanto dovuto scatenano un dialogo concitato, che presto degenera in un duello fra la vedova e l'ex ufficiale. La determinazione della donna a sfidarlo alla pistola fa capitolare il misogino Smirnov che si innamora perdutamente della vedova.

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