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Clarissa di Renato Barilli



Particolare da "Lovelace's Kidnaping Of Clarissa Harlowe", 1867 di Edouard Louis Dubufe

Sabato 8, alle ore 21, e domenica 9 aprile, alle ore 17, il Teatro del Navile presenta in prima assoluta "Clarissa scrive a un’amica” di Renato Barilli, con Agnese Corsi e Simona Ortolani, regia di Nino Campisi. Una produzione Teatro del Navile - Compagnia Teatro Studio.

Renato Barilli, professore emerito presso l’Università di Bologna, già docente di Fenomenologia degli stili al corso DAMS, presenta in prima assoluta la sua terza pièce teatrale “Clarissa scrive a un’amica”, un dramma ricavato dal capolavoro di Samuel Richardson, scritto tra 1747 e il 1748.

Il Richardson aveva già pubblicato nel 1740 “Pamela, o la virtù ricompensata”, romanzo di grande successo, che ispirò il nostro Carlo Goldoni a scrivere ben due commedie “Pamela fanciulla” e “Pamela maritata” (1750-1751), parlandoci in questo caso di una fanciulla, posta in una situazione economica disagiata, costretta ad andare a servizio presso una buona dama altolocata, che però troppo presto scompare, lasciando la giovane in balia di un figlio scapestrato che tenta con ogni mezzo di abusare di lei, ma incontrandone una fiera e orgogliosa resistenza.

In quel caso il grande narratore inglese opta per una soluzione “buonista”, infatti il giovane libertino, alla fine, si convince a seguire una via virtuosa e dunque a sposare la fanciulla ribelle.

Non altrettanto succede alla povera Clarissa, nonostante, o forse a causa di una situazione sociale di totale benessere, che però mette i genitori e i fratelli più anziani nella tipica situazione di volerle imporre un matrimonio vantaggioso solo ai loro occhi, con un pretendente più anziano di lei e privo di qualsivoglia capacità di suscitarle moti di simpatia, per non dire di amore.

In fondo, l’autore inglese già anticipava la triste storia su cui il Manzoni avrebbe impostato il tragico capitolo della Monaca di Monza. Purtroppo, nel tentativo di sottrarsi all’unione ingrata, la povera Clarissa cade nelle grinfie di un seduttore, tale Lovelace, sicuramente più gradito a lei rispetto all’anziano che la famiglia le vuole imporre, ma costui riesce a farla fuggire di casa con inganni, e di nuovo, come accadeva al padrone di Pamela, tenta di approfittarne con il miraggio di un matrimonio sempre procrastinato, senza i rimorsi che infine, nella vicenda precedente, conducono a uno happy end.

Qui invece Clarissa Harlowe, ripudiata dai genitori, ingannata dall’amante cui peraltro nulla concede, deperisce di giorno in giorno fino a una morte anticipata. Unica consolazione, un fitto scambio epistolare con l’amica del cuore, Anna Howe, con cui ha concepito l’utopistico sogno di andare a vivere libere e padrone del loro destino nella grande Londra.

La pièce di Barilli, ora pubblicata nel libro “Tre pièces tra il moderno e il

contemporaneo”, edito da Bibliotheca Albatros nella collana Libertateslibri, concepita come lettura scenica, condensa in venti pagine il monumentale scambio epistolare tra Clarissa e l’amica Anna.

Nella trascrizione scenica di Nino Campisi la lettera con cui Clarissa Harlowe racconta l’inganno architettato da Lovelace per spingerla ad abbandonare la casa paterna, diventa un monologo affidato all’interpretazione di Agnese Corsi, affiancata in scena da Simona Ortolani nel ruolo dell’amica Anna Howe.


Ingresso riservato ai soci: Tessera € 1,00 – Biglietti: Intero €10,00 - Ridotto € 8,00Sabato 8 aprile: biglietteria ore 20,30 - Inizio ore 21. - Domenica 9 aprile: biglietteria ore16,30 - Inizio ore 17.

 

TEATRO DEL NAVILE - SPAZIO ARTE - Via Marescalchi 2/b (ang. via D'Azeglio 9) – Bologna Tel.051224243 - teatrodelnavile.org

 


 

Nella foto: Particolare da "Lovelace's Kidnaping Of Clarissa Harlowe", 1867 di Edouard Louis Dubufe.


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