Domenica 10 marzo, alle ore 19, la compagnia Gli Artimanti presenta “Carlotta e il giovane Werther”, liberamente tratto da “ I dolori del giovane Werther” di J.W. Goethe. Testo e Regia di Manuel Capraro, con Federica Di Cesare, Lorenzo Giovannetti, Massimo Sconci, scene di Mirco Di Virgilio, assistente alla regia Alessia Falvo.
Carlotta è una donna che sembra avere tutto. Una bella famiglia composta da suo marito, suo padre e i suoi sei fratelli, a lei affidati dopo la morte della madre. Carlotta in tal senso sembra vivere una vita tranquilla, normale, dedita alla casa e al prendersi continuamente cura dei suoi familiari. Ma così facendo viene meno a se stessa e a quello che lei desidera veramente. Ciò che la fa riflettere sulla sua condizione di donna casalinga, e che determina l’avvio di un cambiamento, è l’incontro con Werther, un giovane pieno di vita che diventa per lei un punto di riferimento cardinale.
Al contrario, il marito Alberto è un uomo rude e tradizionalista.
Nell’opera “ I dolori del giovane Werther” di J.W. Goethe, la critica descrive la relazione tra Carlotta e Werther come un rapporto che va ben oltre la semplice amicizia o compagnia, poiché il loro modo di relazionarsi, per tutta l’opera, è intimo e confidenziale. Vi sono innumerevoli passi nell’opera di Goethe che dimostrano questo amore da parte di Carlotta.
Dopo avere analizzato il romanzo dal punto di vista femminile e non maschile, anche attraverso la lettura del saggio di Thomas Mann, il regista Manuel Capraro e la compagnia hanno deciso di utilizzare Carlotta e la sua storia, per parlare di un fattore importante inerente al ruolo della donna nella nostra società: sebbene la donna abbia avuto e raggiunto traguardi importanti nella lotta della parità dei sessi, c’è ancora molta strada da fare. È una strada travagliata, che investe e modifica la visione tradizionalista che si ha della donna all’interno delle comunità e delle nostre famiglie, dove la donna è presa in considerazione principalmente in quanto madre e moglie. La donna è così relegata e rinchiusa in questo ruolo, dove le vengono attribuiti compiti domestici ed educativi precisi. Molto spesso la donna nel contesto familiare fa più sacrifici e si addossa, in virtù della sua sua maggiore sensibilità, i problemi di tutti. Grazie al romanzo “I dolori del giovane Werther” è possibile entrare in questa dimensione esistenziale della donna e percepire la passione, la libertà e la fantasia inerente alla sfera femminile. La domanda che è emersa è dunque stata :”E se invece di essere di Werther i dolori fossero di Carlotta? E se con la sua immaginazione e la sua voglia di evadere dalla realtà avesse lei inventato la figura di Werther?”. Un amante passionale, un vento di emozione e libertà che possa distoglierla da una vita di doveri e da un marito banale e incurante. Carlotta, così, inizia a ricercare un amico o un confidente che la possa travolgere emotivamente e farle dimenticare le incombenze della vita matrimoniale, affinché lei possa essere non solo quella madre e quella moglie che la sua famiglia le impone, ma anche quell’anima pura e libera che aspira a vivere anche per se stessa.
Ingresso riservato ai soci: tessera € 1,00 – Biglietti: Intero €10,00
Biglietteria ore 18.30 - Inizio Spettacoli ore 19
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