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Incubo


Siamo spiacenti di comunicare che lo spettacolo "Incubo" in programma per venerdì 29 e sabato 30 aprile, alle ore 21, è stato annullato dalla Compagnia "Il Fortunale" per mancanza del numero necessario di spettatori a garantire la rappresentazione. Ci scusiamo con il gentile pubblico che ha prenotato per il disagio arrecato.

 

"Il Fortunale" presenta "Incubo" di Guglielmo Del Sante, con Davide Nizzoli, Michele Guidotti, Nicole Bianchi. Luci e suono: Angela Crescente. Regia: Guglielmo Del Sante.


La Compagnia Il Fortunale mette in scena un dramma per tre attori e molteplici personaggi ambientato in un luogo sconosciuto, angusto e post-apocalittico.


Il protagonista M. si trova, senza ricordare il suo arrivo, in una città ostile e misteriosa e i pochi abitanti che incontra sono affamati e pronti a tutto pur di sopravvivere, tanto da scatenare una gelida e sanguinosa caccia all’uomo.

Lo spettacolo e la regia mettono in scena un lato grottesco del mondo che sublima l’impostazione kafkiana, a tratti inquietante, ma dal ritmo incalzante: un incubo ad occhi aperti.



Il tono surreale poi ne fa una sorta di opera d’arte contemporanea vivente, qualcosa di unico nel suo genere e perfettamente in linea con la proposta artistica della Compagnia “Il Fortunale” : la rilettura moderna di una sensibilità che affronta temi tipici della cultura romantica, gotica, dell’ orrore, passando attraverso il decadente e l’irrazionalità.












Note di Regia


E’ stato amore a prima vista: le immagini hanno iniziato a prendere forma in un turbinio di sensazioni che, mentalmente, mi hanno subito rimandato alla condizione dell’incubo notturno. L’ opera pone in essere le varie fasi di un orrore, dal ritmo incalzante e di climax ascendente, fino alla conclusione brusca e incerta connotata ancora da stimoli di terrore inconsci.


I personaggi, affamati e malvagi, sono per me come vampiri: personificazioni gotiche e romantiche di entità che ci rimandano alle grandi immagini del cinema orrorifico, condite con una dose, velata ma percettibile, di fine erotismo.


La violenza diventa eccitazione per l’ottenimento della carne e del sangue e il protagonista è schiacciato da eventi surreali, violenti e tragici, quanto un’opera lirica.


I monologhi posti al termine di efferati atti di violenza sono degli inni che esprimono in tutta la loro solennità la degradazione più bassa della “malata” condizione che si ritrova ad affrontare il protagonista.


A mio parere, uno dei punti chiave per consentire la lettura come “incubo kafkiano” è l’applicazione di un formale minimalismo, scenografico e illuminotecnico, a tutte le scene.


L’azione diventa essa stessa scenografia attraverso inseguimenti, amplessi, slanci impetuosi e, ovviamente, omicidi , utilizzando solo due oggetti di scena: il cappio (dapprima il guinzaglio rotto del padrone e poi il nodo scorsoio legato al collo della bestia nella steppa tenebrosa) e il coltello che passa di mano in mano.

“INCUBO” è l’opera che mi ha permesso di sperimentare le suggestioni di visioni e fantasie derivate da letture gotiche e dell’orrore.


Guglielmo Del Sante


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Ingresso: Intero € 12,00 - Ridotto € 9,00.

Riservato ai soci Teatro del Navile - ARCI - UILT. Prenotazione Obbligatoria.

Tessera soci Teatro del Navile - Promozione : € 1,00

Nei locali del Teatro del Navile si accede con mascherina FFP2 e Green Pass come da decreto.



 

Nella foto: Johann Heinrich Füssli, The Nightmare, 1781.

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