Sonata immorale, una drammaturgia di Giovanna Manfredini, con Carla Chiappino, voce di Caronte: Leonardo Bianconi. Regia di Giovanna Manfredini.
L’Arrivismo e l’avidità dei sentimenti, in nome del successo, sono i protagonisti di questo monologo. L’apparenza, linfa della nostra società, si rivela effimera di fronte al punto di vista scelto: l’ultimo barlume di consapevolezza di Elsa prima dell’estinzione, poco prima del viaggio oltre la vita.
“L’uguaglianza è il passaporto della mediocrità, l’uguaglianza ci distruggerà.”
Elsa ha avuto in dono il talento per il pianoforte e lo ha coltivato come fa il miglior artigiano: dedicandogli abnegazione e pratica costante. Ha oscurato ogni altro aspetto della sua vita slegato dal successo: il tempo del gioco, dei rimpianti, dell’amore per Francesca. Elsa ha chiuso nell’indifferenza la relazione con l’amata, evitando anche, molti anni dopo, di leggere il libro dedicatole con coraggio da chi aveva abbandonato. L’unico scritto da Francesca.Elsa non si è fatta scrupoli di nulla e nessuno e, presa dalle tournée, non ha accudito Francesca durante la malattia né le ha fatto percepire il colore, o il rispetto, di un pensiero d’affetto lontano.Il padre di Elsa ha vissuto per la carriera e lei lo ha imitato. Ha rincorso il prestigio in maniera bulimica, un cibo sempre insufficiente, perché nessun brava può sostituire quelli non detti da tua madre. Ha indossato un orgoglio lussuoso e ripercorso, come come un asceta cieco alla delicatezza del mondo, le orme fredde della madre. Senza ritorno, se non stasera, in una preghiera confessione.
“Sono uguale a mio padre. Sono scesa, per tutta la mia esistenza, da auto lussuose.”
NOTE DI REGIA
Elsa non vi vede né vi sente. Elsa esiste ancora, stasera, solo per noi. È il suo Requiem incompiuto a suonare per noi. Da anima sofisticata e altera, Elsa si arrenderà al rituale antico della preghiera per la sua salvezza e comprenderà, rivelazione dopo rivelazione, di dover suonare il suo finale per dare un senso al passato.Elsa accetta di attraversare le emozioni di chi è stata, rivelandole a noi seduti in platea, per prendere a poco a poco consapevolezza dell’imminente oblio. Una fine veloce e sciocca, senza frastuono se non nel cuore della protagonista.
Veloce e sciocca, come se spegnessero l’interruttore della luce all’improvviso. Click.
“La musica lenisce le anime ma il prezzo è la dannazione dei musicisti.”
Lo spettacolo in programmazione per venerdì 6 marzo, alle ore 21, è stato annullato e rinviato a nuova data da definire.
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