Sabato 19 dicembre, alle ore 18, Matteo Meschiari presenta il suo ultimo libro, Tre montagne.
Dialogo con Maurizio Corrado.
Un vecchio che tenta un’ultima scalata ma non si sa se ritorna, due amici che si trovano e si perdono sui sentieri della Resistenza, un figlio che ascolta le ultime parole del padre in un bosco senza tempo.
Tre paesaggi e tre poetiche di paesaggio, perché la trama dei racconti, in questo libro, è un pretesto per raccogliere frammenti di spazio, movimenti di vento, geologie e passaggi di luce. Perché quello che conta, per una volta, è il modo in cui le terre si corrugano e popolano i sogni.
Mentre le storie degli uomini rimpiccioliscono sotto montagne che somigliano a mondi, i vuoti e i pieni delle cime funzionano come masse mancanti, come baratri per le domande: chi siamo diventati? che cosa abbiamo lasciato? che cosa stiamo per dare a chi verrà dopo di noi? Per un attimo i paesaggi sembrano offrire indizi. Ma le montagne sono bambini. Crescono e vanno via.
MATTEO MESCHIARI (Modena 1968) è autore di saggi e testi letterari. Professore di Antropologia e Geografia all’Università di Palermo, ha studiato il paesaggio in letteratura (in particolare Campana, Biamonti e la Linea ligustica) e svolge ricerche sullo spazio percepito e vissuto in ambito europeo ed extraeuropeo. Ha formulato la Landscape Mind Theory, con cui sostiene che la mente dell’uomo è geneticamente e culturalmente paesaggistica, e ha proposto nuovi modelli interpretativi per l’arte paleolitica franco-cantabrica. La Wilderness, la città e il camminare sono al centro della sua scrittura.
M. Meschiari, Tre montagne. Fusta 2016.
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