Teatro del Navile

Tu chi sei? di Dario Zanotti

Venerdì' 1 dicembre, alle ore 21, il Teatro del Navile presenta "Tu chi sei?" di Dario Zanotti. con Gianluca Mignogna e Luca Tonetti. Scene di Leonardo Ricci Lucchi. Costumi: Scissor Lab. Regia di Nino Campisi. Prima assoluta.

In replica il 2 e 3 dicembre ore 21.

"In punta di piedi, con umiltà ma anche decisione ecco l’uomo che ricerca se stesso. Lo fa con disincanto, un po’ ingenuamente e con ironia.

Da qui il dialogo tra due amici che, dalle mura di un bar di periferia di Bologna, provano un certo disagio e un senso di inadeguatezza rispetto alle modalità veloci, produttive ed iper-razionali della società.

Adelmo e Bruno, i nostri protagonisti, sentono il bisogno di tornare a pensare e a riflettere, per evadere dalla frenesia del movimento quotidiano, e di meditare su una possibile nuova umanità.

Uno uomo nuovo, fisicamente fermo, immobile che però muove la mente, pensa e ricerca se stesso tra la moltitudine di personalità che porta dentro, alla ricerca di quelle origini antiche e dimenticate, quelle del pensiero filosofico, ma anche quelle ancestrali della specie umana.

Non si va da nessuna parte, si sta fermi e si medita.

Solo così si esce dall’incertezza della propria identità, solo in questo modo si ritrova la connessione con se stessi e con un nostalgico passato, con l’originale essenza dell’uomo, tradita sia dal pensiero che della civiltà.

Dopo un continuo irrazionale e quasi schizofrenico muoversi di qua e di là ora è tempo di una sosta.

In città c’è parcheggio per ogni mezzo e spazio per ogni oggetto anche il più inutile, ma manca un’area di sosta per la persona dove si possa, non nella solitudine della propria stanza, ma nella condivisione con altri, guadagnare spazi pubblici di parcheggio per sé stessi, dove potersi fermare, riflettere e pensare, senza necessariamente ottenere dei risultati tangibili.

Un gesto unico, romantico foriero di una nuova umanità dove le origini non sono un punto di partenza ma anche un punto di arrivo in una visione di continuità circolare con le proprie lontanissime radici.

Bruno ed Adelmo non voglio più vivere in una città dove si urla, si corre, dove si è preda delle necessità indotte, anche nei rapporti personali.

Il rapporto con il mondo è per loro quasi insopportabile quindi ne creano uno nuovo, non importa se è un sogno irrealizzabile, un mondo romantico dove la donna della tua vita non va cercata, ma sarà lei a trovarti e la ricompensa sarà un lunghissimo bacio.

Il bacio, e non il sesso, come nobile apoteosi dell’unione uomo donna, perché è con il bacio che ci si conosce, che si comunica e ci si sceglie.

Due anime dolci ed indifese impaurite dal mondo che regna fuori, Bruno e Adelmo non escono dal loro piccolo bar, dove regna la quiete, il tempo scorre lento e dove soprattutto possono viaggiare insieme per nuove mete forse non ultime, ma sicuramente autentiche.

Dario Zanotti