top of page

Delitto e castigo




Sabato 22 e domenica 23 ottobre, alle ore 21, il Teatro del Navile presenta “Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij, una drammaturgia di Ippolito Dell'Anna, con Maurizio Corrado, Agnese Corsi, Ippolito Dell'Anna, Francesco Di Nubila, Leonardo Galotto, Fabio Garau, Simona Ortolani e con Mariù Pascoli (in video). Musiche a cura di Mariù Pascoli, foto di scena di Agnese Corsi, regia di Nino Campisi. Una produzione Teatro del Navile - Compagnia Teatro Studio.

Nell’ambito della stagione 2016-2017 il Teatro del Navile presenta la terza edizione di “Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij, con la sceneggiatura di Ippolito Dell’Anna e la regia di Nino Campisi.

Al centro dello studio l’uomo dostoevskiano per eccellenza, Rodion Romanovič Raskol'nikov, tratteggiato dall’autore russo con una acuta introspezione psicologica. L’uomo nuovo, dedito all’azione, qual’è Raskol'nikov, divide l’umanità tra uomini ordinari, destinati a subire le angherie dei ricchi, e uomini straordinari in grado di cambiare il cammino della Storia. Egli giustifica così il diritto a uccidere pur di realizzare i suoi obiettivi, ma non fa i conti con l’essenza dell’uomo e con la coscienza, con la ricerca di un’autentica felicità. Raskol'nikov, accecato dalla sua ideologia estrema, concepisce e mette in atto l’assassinio della spregevole vecchia usuraia Alëna Ivanovna. L’esistenzialismo esasperato del giovane studente, capace di giustificare l’assassinio e il terrore, quando esso sia messo al servizio dell’emancipazione dell’uomo e della società, viene descritto da Dostoevskij nel suo tempo culminante, quello in cui il disagio esistenziale e intellettuale di Rodja si traduce in azione. [...] Uccidendo la vecchia usuraia egli ha ucciso se stesso. E ora, come Lazzaro, risorge a nuova vita attraverso l’atto del pentimento. [...] La sua guida spirituale in questo passaggio è la figura angelica di Sonja, la figlia del povero ubriacone Marmeladov, costretta a prostituirsi per mantenere la famiglia, le cui parole riecheggiano nella coscienza dell’eroe negativo: “Accettare la sofferenza ed espiare con essa la propria colpa, ecco cosa bisogna fare”.

Nella regia di Nino Campisi le scene mobili si susseguono e si compongono come quadri di un labirinto dove si proiettano le immagini mentali di ricordi e impressioni dei protagonisti del romanzo di Dostoevskij. “L’avvicendarsi dei fatti da lento e trascinato diventa incalzante e intrigante, - si legge nella recensione di Lavinia Morisco su LSD Magazine - assume le sembianze di un giallo di cui si conoscono già gli esiti. [...] “Delitto e Castigo” di Nino Campisi rivisita il testo di Dostoevskij, lo ripercorre, sviscera le psicologie e le azioni dei personaggi, le scaraventa su un palco popolato di presenze-assenze che interagiscono con la concretezza del nucleo semantico del linguaggio. La traslazione e scambio di flussi di dialogo evocano echi di pensieri, topoi e fobie dell’immaginario comune. [...] Lo spettacolo del Teatro Studio diventa così un teatro-schermo, specchio di una società e di ogni uomo, una messa in scena tutto sommato tradizionale, ma che fa scatenare meccanismi di riflessione latenti nell’inconscio di menti turbate o ingegnose. Una drammaturgia e una regia che puntano alla potenza del verbo, all’efficacia e all’impatto delle battute di un testo dell’Ottocento sul presente.”

TEATRO DEL NAVILE - SPAZIO ARTE

via Marescalchi 2/b (ang. via D'Azeglio 9 – Bologna) - 051.224243 - Info: teatrodelnavile.org Ingresso riservato ai soci: tessera € 1,00 – Biglietti: Posto Unico €10,00 Biglietteria ore 20 - Inizio Spettacolo ore 21.

bottom of page