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La casa dei fiori - Un racconto di Truman Capote



Nell'ambito della rassegna “Una stagione all’inferno“ Mariù Pascoli legge "La casa dei fiori” un racconto di Truman Capote, regia di Nino Campisi.

“La casa dei fiori”, pubblicato nel 1951, ha per protagonista Ottilie, la più giovane prostituta dell’Hotel Champs Elysées di Port-au-Prince ad Haiti, una ragazza spensierata e solare che si innamora di un contadino, Royal Bonaparte, e lo segue fino alla casa de fiori.

Un racconto “haitiano” che si tinge di oscuri presagi quando Ottilie scopre i riti voodoo della vecchia Bonaparte, l’arcigna nonna di Royal.


Scrittore, sceneggiatore e giornalista, giunto all’apice del successo con il romanzo “A sangue freddo” (1966), l’irriverente e scandaloso Truman Capote ebbe a dire di se stesso in una intervista: "Sono un alcolizzato. Sono un tossicomane. Sono un omosessuale. Sono un genio."

Definizione quanto mai calzante per la sua esistenza travagliata e auto-distruttiva.

“Senza dubbio brillante, senza dubbio incandescente, senza dubbio maledetto”- ha scritto di lui il premio Pulitzer James Michener.

Ineguagliabile il suo talento e la sua scrittura perfetta, in grado di descrivere con una “inesauribile ricchezza” il mondo esteriore ed interiore dei suoi personaggi.

Mariù Pascoli, interprete d’eccezione, fin da giovanissima ha svolto attività cinematografica, teatrale e di doppiaggio. La sua carriera cinematografica inizia nel 1941 con Mario Soldati che la sceglie come protagonista di “Piccolo mondo antico” di Fogazzaro, dove interpreta Ombretta la figlia di Luisa (Alida Valli).

Nello stesso anno è protagonista con Jole Voleri e Anna Magnani nel film “La fuggitiva” di Piero Ballarini. Ha in seguito lavorato con Sandro Bolchi, nel teatro e nel doppiaggio con Enzo Biagi, Memo Benassi ed Emma Gramatica. Attrice di cinema e teatro, pianista e clavicembalista, ha insegnato nei Conservatori di Bologna, Pescara, Firenze e Parma ed è stata per ventisette anni titolare della cattedra di Clavicembalo al Conservatorio Statale “G. Rossini” di Pesaro. Concertista, cofondatrice dell’Associazione Clavicembalistica Bolognese, ha scritto su argomenti musicali in importanti riviste (Il Mulino, Hortus Musicus, 415 e altre). Dal 2009, dopo una lunga carriera come concertista di fama e insegnante, è tornata al teatro e collabora con Nino Campisi e con il Teatro del Navile di Bologna, dove è stata protagonista nel 2012 ne “Il compleanno” Harold Pinter e nel 2014 in “Delitto e castigo” di di Fëdor Dostoevskij.

“Una stagione all’inferno” è una rassegna dedicata allo studio dei poeti afflitti, diseredati e maledetti che hanno segnato la letteratura del novecento, dai racconti gotici e spietati di Truman Capote a una “Una stagione all’inferno” di Arthur Rimbaud, dai Canti Orfici di Dino Campana alle struggenti poesie di Federico Garcia Lorca, da Pier Paolo Pasolini a Dario Bellezza portati sulla scena da Nino Campisi e da Mariù Pascoli nell’ambito del Laboratorio di Teatro e di Lettura espressiva.

(Nella Foto: Truman Capote, foto di Carl Van Vechten, 1948)

Sabato 12 novembre, ore 21, il Teatro del Navile.

Via Marescalchi 2/b (ang. via D'Azeglio 9) – Bologna

Ingresso libero riservato ai soci con offerta libera:

tessera € 1,00 – Biglietteria ore 20.30 - Inizio Spettacolo ore 21

Prenotazione obbligatoria.

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