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Al via il laboratorio di drammaturgia



Pirandello incontra Eduardo, Peppino e Titina De Filippo,1933

Martedì 6 febbraio, dalle 19 alle 21, si svolgerà il primo incontro del Laboratorio di scrittura drammaturgica che amplia l'offerta formativa della Scuola di teatro diretta da Nino Campisi.

Il Laboratorio, ideato e condotto da Giuseppe Liotta (docente del Dams di Bologna, critico teatrale e cinematografico, drammaturgo e regista), si rivolge a quanti vogliono apprendere il lavoro di autore teatrale, che fra i tanti mestieri del teatro è quello che li comprende tutti.

"Scrivere un testo teatrale, o meglio, una composizione drammatica (per tutto quanto di affine essa ha con la partitura musicale), - dice Giuseppe Liotta, nelle note introduttive al corso - è prima d’ogni altra cosa un gesto creativo (fisico e mentale) che cancella, o sospende, per miliardi di attimi, le conoscenze fino a quel momento acquisite per cominciare a costruire, a inventare, una trama che prima non c’era ma che nel corso della scrittura si riprende quasi per intero ciò che gli è già appartenuto.

Il problema con l’inizio della modernità, dal ‘500 ad oggi, almeno per il teatro, rimane sempre quello di dare nuove forme a vecchi contenuti: una continua lotta alle convenzioni (comprese quelle generate dalle “avanguardie”) per l’affermazione di altre modalità di rappresentazione e di spettacolo, per vivere, in diretta, la propria contemporaneità.

E’ un ritorno delle origini, delle emozioni primordiali che ci hanno portato ad un hic et nunc individuale, speciale, destinato a trovare nutrimento nel passato e nello stesso tempo pronto ad anticipare il futuro.

Un recupero vorticoso di affettività nascoste, dimenticate, di conoscenze (persone e cose) che affiorano prepotenti in maniera involontaria da una memoria imperfetta, riverente, oscena pronte a generare inedite e sorprendenti realtà sceniche, linguistiche e performative, di particolare energia e dense di innovazioni tematiche e tecniche."

Nella foto: Pirandello incontra Eduardo, Peppino e Titina De Filippo,1933

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